La sconfitta rimediata in Laguna è la quarta nelle ultime sei giornate. La squadra grigiorossa ha vinto solo una volta, a Bari e pareggiato a Catanzaro. Nel mezzo, quattro sconfitte delle quali due tra le mura amiche. Un ruolino di marcia che ha spento i sogni di gloria di una Cremonese (fino a poco tempo fa) lanciata verso la promozione diretta, celebrata da numerosi addetti ai lavori che presagivano un futuro già oltre la serie B.

Galeotta fu la trasferta di Bolzano. Da lì è iniziato un lento ed inesorabile declino. Quel pesante 3-0 del 16 marzo, che ha interrotto una serie di dieci giornate senza sconfitte, è stato il primo segnale che qualcosa in seno a squadra e tecnico stava cambiando.

 Al tempo, la sconfitta è stata accolta come “un incidente di percorso” con mugugni, ma senza esagerare, da parte di un pubblico che (tutto sommato) fino a quel momento stava godendo di una macchina perfetta che macinava punti e sembrava una predestinata.

 Dopo la lunga pausa per le nazionali, la Cremonese si è fermata alla sconfitta con il Sudtirol. Il mese di Aprile è stato un mese da dimenticare, i grigiorossi, hanno raccolto 5 punti, entrando in un vortice di negatività che li ha portati dal secondo al quarto posto. Il “dopo Venezia” è stato un susseguirsi di critiche al tecnico Stroppa che sembra aver perso la serenità dei mesi precedenti.

 Nel dopo partita, le voci di un suo allontanamento sono circolate insistenti, tanto da spingere il Dg Paolo Armenia a smentire a mezzo stampa qualsiasi “voce di esonero” di Mister Stroppa. Armenia ha ribadito che la società, nonostante i risultati negativi, ha fiducia nel tecnico e nella squadra.

Per il momento nulla si muove sotto al Torrazzo, il nome del successore che in molti si sono affrettati a mettere in circolazione, per il momento, rimane una suggestione o (per alcuni) una speranza.

 L’ unica ricetta per risalire la china è “l’unità di intenti”.

Squadra e allenatore devono guardarsi negli occhi e ritrovare quello spirito che aveva fatto della Cremonese una delle protagoniste della serie B.

I cambi di allenatorelast minute” sono la moda del momento e spesso si rivelano dei buchi nell’acqua. Molto meglio un confronto chiaro tra squadra e mister, perché la stagione non è finita, nulla è compromesso, ma bisogna volerlo tutti, altrimenti inutile andare avanti in questa maniera.

Confrontatevie tornate ad essere unaSquadra”…

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 28 aprile 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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