Questa sera la Cremonese apre la trentacinquesima giornata di serie B affrontando il Venezia al Penzo. Una partita che può cambiare il destino di entrambe. Vanoli teme molto la qualità della squadra di Stroppa, non si fida del calo di rendimento dei grigiorossi nelle ultime partite, inoltre (il ritardo sul Como) costringe i veneti a giocare la partita come se fosse un ultima spiaggia e sperare che da Genova (dove il Como sarà impegnato domani contro la Sampdoria) arrivi una buona notizia.

A Cremona, anche se molti danno per finito il sogno promozione diretta, in realtà i numeri dicono che ancora una “flebile” speranza c’è e passa proprio per Venezia. Un incrocio di sensazioni che pervade gli animi dei due tecnici: Vanoli e Stroppa che da buoni uomini di campo, non ragionano da tifosi ma da professionisti e fa tutta la differenza del Mondo. Ieri ha parlato Mister Stroppa che ha ribadito la sua serenità e quella dei ragazzi, nell’affrontare questo finale di campionato.

 Il Tecnico grigiorosso ha parlato di prestazione (quella di Catanzaro) che ha dato ottime indicazioni e ha ridato morale ad una squadra che ha perso terreno perché non è stata cinica in fase conclusiva, ma dal punto di vista del gioco (secondo Stroppa) le prestazioni ci sono sempre state. Uno Stroppa che ha sottolineato la forza dell’avversario e su quello ha preparato la partita, con tante opzioni a disposizione per mettere in difficoltà i padroni di casa.

Una Cremonese che recupera Jungdal ma deve rinunciare a Ravanelli, per il resto, tutti a disposizione, pronti a dare il loro contributo. Infine Stroppa si è soffermato sul morale dei tifosi è ha voluto mandare un messaggio chiaro a tutti i sostenitori grigiorossi: Qui c’è ancora la volontà di inseguire la promozione diretta, poi vedremo cosa succederà alla fine”.

 Un bel modo per caricare l’ambiente e gli oltre 800 grigiorossi che coloreranno il Penzo di grigio e rosso e faranno di tutto per spingere il gruppo a saltare l’ostacolo e a ridare vigore a questi 360 minuti di campionato. In fondo (come dice Stroppa) tentar non nuoce, arrendersi prima sarebbe un errore, la Cremo ha tutto per tenere testa al Venezia e se va bene, domani, a Genova, lo “schiacciasassi lariano” sentirà nuovamente il fiato sul collo dell’Armata grigiorossa. La sindrome del “braccino corto” può essere un “rischio” per il “Comm”.

Sognare è lecitoe non si fa peccatoè l’amore che non ti fa essere razionale.

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 26 aprile 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
vedi letture
Print